L'hai snobbato per un po'. Quel po' che, in termini temporali, significa una trentina di giorni in cui tutti i tuoi contatti delle rubriche di Msn, e-mail, Myspace, Flickr, Badoo e chipiùnehapiùnemetta, ti hanno inviato l'invito ad iscriverti. Hai pensato "mi manca solo questo, poi dormo davanti al pc". Ti sei rifiutato per un po'.
Poi hai ceduto.
Non sai come questo sia potuto accadere. Ti sei più volte domandato se sia stato il collega o la vicina di casa. Non lo sai ancora, ma hai il tuo account. Adesso sei nel vortice.
Si chiama Facebook. Ribattezzato Feisbuc (o Feisbuk se a scrivere è una fan dei Tokio Hotel) per darsi un tono.
Ci hai messo nome e cognome. Tanto per sputtanarti ulteriormente, ci metti una foto. Hai perso tre ore e mezza delle tua giornata lavorativa, per scegliere quella in cui sei più attraente. Hai fatto anche qualche autoscatto con la webcam, ma poi hai scelto la prima che avevi selezionato. Tre ore e mezza a puttane.
Ti ci abituerai molto presto.
Non hai ancora amici e per iniziare cerchi la partner e gli amici che, sai per certo, hanno il profilo su facebook da quando erano in fasce. Vuoi fare numero, così quando troverai persone che potresti conoscere, farai lo sborone mostrando tutti i tuoi amici. Il fatto che li senti quasi tutti i giorni è di secondaria importanza.
Dopo due giorni sulla casella di posta elettronica abitualmente deserta, trovi trecentoventi e-mail che ti informano che l'amico Crispino ha scritto sulla tua bacheca, ha commentato una tua foto, ha risposto a domande su di te, ti ha taggato in una nota, ti ha inviato una mail, ti ha pensato, ti ha cagato di striscio, ti ha ignorato.
Avevi un album con dodici foto. Sono diventate ottocentoventidue. Nelle altre ottocentodieci sei stato taggato dagli amici di Facebook. Sono aumentati fino ad arrivare a settecentoquarantanove. Più della metà puoi giurare di non averli mai visti in vita tua, però la netiquette impone di non ignorare le richieste di amicizia. E' maleducazione.
Tra le foto hai trovato anche quella della prima elementare. Ti ha taggato l'ex compagno di scuola. In realtà ha taggato con il tuo nome il compagno di scuola che odiavi profondamente, solo che quando l'hai fatto notare, ha cancellato il tuo commento e non si è più fatto sentire.
Sulla tua bacheca campeggia di tutto: il fatto che sta piovendo, che hai mangiato la pastasciutta, che sei giù di morale, che ascolti il cinguettio degli uccelli, che hai scoreggiato, che hai telefonato, che la sigaretta si è fumata da sola perchè chiedevi e accettavi l'amicizia. Questo fatto porta la gente più sconosciuta a chiederti il perchè delle tue azioni ed inizia un botta e risposta senza senso nè perchè.
Gli amici ti invitano ad iscriverti al gruppo: di quelli che odiano la politica, di quelli che amano la lettura, che fumano, che vogliono trombarsi la mamma dell'amico, che invierebbero Gigi D'Alessio su Marte, che fanno gli intellettuali fuori dalla galera. Ti iscrivi a tutti i gruppi. Non te ne rendi conto e sei iscritto contemporaneamente al gruppo che darebbe fuoco alla Tatangelo e quello che raccoglie le firme perchè la Tatangelo faccia il prossimo concerto a San Siro. Ormai ti iscrivi ai gruppi con la stessa frequenza con cui respiri e vai in automatico senza sapere niente.
Ti contattano i tuoi amici di scuola sulla chat di Facebook. Chi l'ha ideata ha ricevuto la mazzetta dall'Unione Oculisti Italiani, poichè grazie alle dimensioni microscopiche dei caratteri e della finestra, stanno aumentando le visite oculistiche. Come far girare l'economia.
Sulla chat l'ex compagno di scuola Ugo ti accoglie con un ciaaaaaaaooooooooo e ti chiede come va?, neanche vi foste lasciati la sera prima. Gli rispondi tutto bene, e tu? e ti ritrovi la bozza della sua biografia per le mani. Gli rispondi che sei contento per lui (in qualsiasi caso, che sia diventato Premio Nobel o che sia a Rebibbia) e che anche a te è andata bene. Fai appena in tempo a dire Dopo la scuola io..., che lui ti dice che deve tornare al lavoro.
Il lavoro tu te lo sei dimenticato. Anche perchè non appena Ugo diventa offline, Asdrubale ti contatta per sapere come stai. Asdrubale non sai chi sia. Sai solo che dei novecentocinquantasette amici (hai accettato altre numerose richieste), dodici sono in comune. Probabilmente non siete neanche nella stessa città, ma si sa...la netiquette.
Hai dato conferma della tua presenza a tutti gli eventi a cui sei stato invitato. Uno è in Burkina Faso, ma dici ugualmente parteciperò.
Hai abbandonato la tua vita reale. Non accetti più gli appuntamenti perchè devi sfidare l'ex fidanzato della sorella dell'ex compagno di scuola del vicino di casa di un tuo ex professore (vi siete conosciuti perchè ha trovato il tuo nome sulla bacheca dell'ex fidanzata) a Battle of Bands. Sei dimagrito, pallido e non lavori più. Il tuo lavoro sta diventando Facebook. Attualmente vanti il dottorato di ricerca di amici su Facebook. Tua mamma è orgogliosa. I titoli sono importanti.
Sei diventato offline per un quarto d'ora durante la tua giornata per andare a comprare le sigarette. La tabaccaia è tua amica su Facebook, ma non la saluti e a malapena le indichi le sigarette.
Torni a casa e una volta online le regali un paio di pantofole a forma di coniglio per San Valentino. La tua ragazza lo scopre e sulla bacheca ti pianta una scenata di gelosia epocale. Il giorno dopo i tuoi millecentotre amici ti mandano un messaggio di posta perchè vogliono sapere come è andata. Lo confidi solo ad uno di loro, ma dopo circa otto secondi, la tua confessione con le dovute cornici si trova spiattellata sulla bacheca della tua ex. Tu e la tua ragazza vi lasciate. Cambi lo stato sentimentale. Non sei più fidanzato, ma single. Tutti gli amici e gli amici degli amici ti chiedono perchè, poi dal botta e risposta ricavano i fatti e li riassumono sulla tua bacheca. Per consolarti fai tutti i test di Facebook. Ormai sei diventato così bravo che sai perfettamente quali risposte dare. Sei Sailor Mercury, Einstein, un dandy, un hippy, un lussurioso all'inferno e un vibratore.
Mandi un poke a tutti gli amici anche se non sai cosa significa e chattando con degli sconosciuti ti addormenti davanti al pc.
Quando ti svegli scopri che era solo un brutto sogno. Scorgi sulla posta circa dodici inviti ad iscriverti a Facebook.
Decidi che è ora.
Di cancellarli dalla rubrica della casella di posta elettronica.
Poi hai ceduto.
Non sai come questo sia potuto accadere. Ti sei più volte domandato se sia stato il collega o la vicina di casa. Non lo sai ancora, ma hai il tuo account. Adesso sei nel vortice.
Si chiama Facebook. Ribattezzato Feisbuc (o Feisbuk se a scrivere è una fan dei Tokio Hotel) per darsi un tono.
Ci hai messo nome e cognome. Tanto per sputtanarti ulteriormente, ci metti una foto. Hai perso tre ore e mezza delle tua giornata lavorativa, per scegliere quella in cui sei più attraente. Hai fatto anche qualche autoscatto con la webcam, ma poi hai scelto la prima che avevi selezionato. Tre ore e mezza a puttane.
Ti ci abituerai molto presto.
Non hai ancora amici e per iniziare cerchi la partner e gli amici che, sai per certo, hanno il profilo su facebook da quando erano in fasce. Vuoi fare numero, così quando troverai persone che potresti conoscere, farai lo sborone mostrando tutti i tuoi amici. Il fatto che li senti quasi tutti i giorni è di secondaria importanza.
Dopo due giorni sulla casella di posta elettronica abitualmente deserta, trovi trecentoventi e-mail che ti informano che l'amico Crispino ha scritto sulla tua bacheca, ha commentato una tua foto, ha risposto a domande su di te, ti ha taggato in una nota, ti ha inviato una mail, ti ha pensato, ti ha cagato di striscio, ti ha ignorato.
Avevi un album con dodici foto. Sono diventate ottocentoventidue. Nelle altre ottocentodieci sei stato taggato dagli amici di Facebook. Sono aumentati fino ad arrivare a settecentoquarantanove. Più della metà puoi giurare di non averli mai visti in vita tua, però la netiquette impone di non ignorare le richieste di amicizia. E' maleducazione.
Tra le foto hai trovato anche quella della prima elementare. Ti ha taggato l'ex compagno di scuola. In realtà ha taggato con il tuo nome il compagno di scuola che odiavi profondamente, solo che quando l'hai fatto notare, ha cancellato il tuo commento e non si è più fatto sentire.
Sulla tua bacheca campeggia di tutto: il fatto che sta piovendo, che hai mangiato la pastasciutta, che sei giù di morale, che ascolti il cinguettio degli uccelli, che hai scoreggiato, che hai telefonato, che la sigaretta si è fumata da sola perchè chiedevi e accettavi l'amicizia. Questo fatto porta la gente più sconosciuta a chiederti il perchè delle tue azioni ed inizia un botta e risposta senza senso nè perchè.
Gli amici ti invitano ad iscriverti al gruppo: di quelli che odiano la politica, di quelli che amano la lettura, che fumano, che vogliono trombarsi la mamma dell'amico, che invierebbero Gigi D'Alessio su Marte, che fanno gli intellettuali fuori dalla galera. Ti iscrivi a tutti i gruppi. Non te ne rendi conto e sei iscritto contemporaneamente al gruppo che darebbe fuoco alla Tatangelo e quello che raccoglie le firme perchè la Tatangelo faccia il prossimo concerto a San Siro. Ormai ti iscrivi ai gruppi con la stessa frequenza con cui respiri e vai in automatico senza sapere niente.
Ti contattano i tuoi amici di scuola sulla chat di Facebook. Chi l'ha ideata ha ricevuto la mazzetta dall'Unione Oculisti Italiani, poichè grazie alle dimensioni microscopiche dei caratteri e della finestra, stanno aumentando le visite oculistiche. Come far girare l'economia.
Sulla chat l'ex compagno di scuola Ugo ti accoglie con un ciaaaaaaaooooooooo e ti chiede come va?, neanche vi foste lasciati la sera prima. Gli rispondi tutto bene, e tu? e ti ritrovi la bozza della sua biografia per le mani. Gli rispondi che sei contento per lui (in qualsiasi caso, che sia diventato Premio Nobel o che sia a Rebibbia) e che anche a te è andata bene. Fai appena in tempo a dire Dopo la scuola io..., che lui ti dice che deve tornare al lavoro.
Il lavoro tu te lo sei dimenticato. Anche perchè non appena Ugo diventa offline, Asdrubale ti contatta per sapere come stai. Asdrubale non sai chi sia. Sai solo che dei novecentocinquantasette amici (hai accettato altre numerose richieste), dodici sono in comune. Probabilmente non siete neanche nella stessa città, ma si sa...la netiquette.
Hai dato conferma della tua presenza a tutti gli eventi a cui sei stato invitato. Uno è in Burkina Faso, ma dici ugualmente parteciperò.
Hai abbandonato la tua vita reale. Non accetti più gli appuntamenti perchè devi sfidare l'ex fidanzato della sorella dell'ex compagno di scuola del vicino di casa di un tuo ex professore (vi siete conosciuti perchè ha trovato il tuo nome sulla bacheca dell'ex fidanzata) a Battle of Bands. Sei dimagrito, pallido e non lavori più. Il tuo lavoro sta diventando Facebook. Attualmente vanti il dottorato di ricerca di amici su Facebook. Tua mamma è orgogliosa. I titoli sono importanti.
Sei diventato offline per un quarto d'ora durante la tua giornata per andare a comprare le sigarette. La tabaccaia è tua amica su Facebook, ma non la saluti e a malapena le indichi le sigarette.
Torni a casa e una volta online le regali un paio di pantofole a forma di coniglio per San Valentino. La tua ragazza lo scopre e sulla bacheca ti pianta una scenata di gelosia epocale. Il giorno dopo i tuoi millecentotre amici ti mandano un messaggio di posta perchè vogliono sapere come è andata. Lo confidi solo ad uno di loro, ma dopo circa otto secondi, la tua confessione con le dovute cornici si trova spiattellata sulla bacheca della tua ex. Tu e la tua ragazza vi lasciate. Cambi lo stato sentimentale. Non sei più fidanzato, ma single. Tutti gli amici e gli amici degli amici ti chiedono perchè, poi dal botta e risposta ricavano i fatti e li riassumono sulla tua bacheca. Per consolarti fai tutti i test di Facebook. Ormai sei diventato così bravo che sai perfettamente quali risposte dare. Sei Sailor Mercury, Einstein, un dandy, un hippy, un lussurioso all'inferno e un vibratore.
Mandi un poke a tutti gli amici anche se non sai cosa significa e chattando con degli sconosciuti ti addormenti davanti al pc.
Quando ti svegli scopri che era solo un brutto sogno. Scorgi sulla posta circa dodici inviti ad iscriverti a Facebook.
Decidi che è ora.
Di cancellarli dalla rubrica della casella di posta elettronica.
Dedicato a Ciccio e Victor