lunedì 29 settembre 2008

Dei diritti e delle pentole


Oggi ho mangiato il ragù.


 


Uditorio: Non si mangia la domenica?


yoMariolina: Sì, ma mamma ieri ha cucinato il soufflé di tagliolini (disse  con la bavetta sulle labbra), che necessita di quel cucchiaio di ragù nella besciamella per essere quel tantino più serial killer sui fianchi della sottoscritta. Quale migliore occasione per evitarsi di cucinare lunedì, cucinando il ragù fatto a dovere e rimandare le orecchiette al giorno dopo?


 


Ma non voglio parlare del ragù (che peraltro non è neanche il mio piatto preferito, anzi). Voglio parlare dell’operazione schifosa che succede al momento in cui il ragù incontra gli acidi gastrici. Il lavaggio stoviglie.


Vi anticipo che, laddove un uomo dovesse decidere di accollarsi questa croce (me) per tutta la vita, chiedendomi di sposarlo, io so già per certo che la prima cosa a cui penserei, ancor prima delle fedi, dell’abito e del ristorante, è la lista nozze. E indovinate al primo posto cosa ci sarebbe?


La lavastoviglie!


Amo questo elettrodomestico come me stessa. Trovo che sia la più grande conquista delle donne, dopo il diritto al voto.


Una conquista che mia madre ha deciso di negare a se stessa e, ovviamente, anche a me.


Ricordi ancestrali mi fanno riflettere sul perché odi asciugare i piatti. Quando ero bambina, io volevo lavare le stoviglie (un cervello bruciato prima del tempo, povera stella), ma mi mettevano puntualmente lo strofinaccio per le mani e potevo solo ed esclusivamente asciugarli. Questo perché avrei potuto romperli. La logica distorta per cui non avrei potuto rompere nulla asciugandoli, mentre avrei distrutto la casa se avessi messo le mani nell’acqua, non mi è ancora chiara.


Quando ho potuto mettere le mani nell’acqua, mi sono resa conto di quanto questa operazione fosse noiosa ed ho spostato (stavolta contrariamente al parere comune) l’attenzione altrove.


Oggi, quando mia madre mi chiede di fare questa cosa al posto suo, mi viene da urlare e correre al più vicino negozio di elettrodomestici, commutando mio fratello con la lavastoviglie.


Mio fratello non lo vuole nessuno, piuttosto mi danno dei soldi per tenermelo (che sarebbe cosa buona e giusta, ma la gente, quando glielo propongo, non mi dà mai una lira).


E quindi lavo.


Ora. Mi viene da chiedermi quanto pagano le donne per lavare i piatti in tv. Quelle della pubblicità, non rientrano nella categoria starpiùpagatedelloshowbiz. E quindi mi chiedo: le mettono sotto tortura? Le minacciano di mandarle a Guantanamo? Le minacciano sotto il tavolo (perché passino la spugna appoggiando la pentola sul tavolo non lo capisco. Chi lava le stoviglie così? Chi?) con un clan camorrista? Perché? Perché?


Tra l’altro c’è un’altra cosa che non mi spiego.


Cara pubblicità, io so che devi fare il tuo lavoro e lo capisco. So che per mangiare tu, devi far mangiare il prodotto che reclami. Ma nessuno, a casa tua, ha mai usato il detersivo in polvere per lavare le pentole incrostate? Così si lavano le pentole incrostate! Non con il gel al carbone  concentrato! Il gel non fa nulla! È uno spreco di energie, denaro e detersivo, perché lo sporco incrostato che mandi in video è finto!


A proposito di detersivo agli aromi.


Ma non quello per i piatti. Quello per i panni.


Bellissimo avere i panni che sanno di marsiglia, mughetto, margherite, rose, e tutta la foresta tropicale. Bello, tutto bello.


Orchidea e Vaniglia (che sai di ciambellone appena sfornato, ma va bene).


Mughetto in fiore (ci hai fatto un’essenza. Difficilmente sarà ancora in fiore, ma te la do per buona).


Mi spiegate però che profumo è Fresco Mattino? E Delicatezza e cura? E Perla Delicata?


Ha un profumo la Perla Delicata? Il Fresco Mattino come lo catturate? Facendo volare le bottiglie di detersivo entro e non oltre le 07:00 e chiudendo bene il tappo? Su Delicatezza e Cura non mi esprimo.


Ora capite perché voglio una lavastoviglie? La lavatrice è automaticamente corredo di ogni casa. Sembra che costruiscano le case già con quell’apparecchio (Vendesi appartamento, zona residenziale, quattro vani più servizi più box. Lavatricemunito). La lavatrice sta dappertutto. La lavastoviglie no.


Io voglio combattere questa battaglia per riconoscere i diritti della lavastoviglie. Io dico che una lavatrice e una lavastoviglie sono sullo stesso piano. Io dico basta a queste discriminazioni gratuite.


 


Io vorrei solo non dover più lavare i piatti, ecco.

10 commenti:

  1. Io amo lavare i piatti e mentre lo faccio, penso.

    lavo piatti e coscienza a passo svelto.

    Quanto alla pubblicità, non ho mai saputo perdonare loro quello spot in cui le ragazze poggiano l'assorbente sull'aspiratore del treno per non sentire la puzza dei lavori fuori dal vagone.

    Là mi sono vergognata per la categoria.

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  2. Io reintitolerei il post in "Dei diritti e delle pentole"

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  3. Signora Pubblicità chiama la Signora della Pubblicità!

    Zia facciamo cambio: io cucino e tu lavi i piatti. Giuro di non avvelenare nessuno e di saperlo fare con un minimo di criterio.

    La pubblicità del treno non la ricordo. Sarà il subconscio che rifiuta il ricordo? Molto probabile visto il contenuto.


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  4. Effettivamente, dopo aver pubblicato il post mi sono ricordata di averne intitolato un altro "Dei delitti e delle pene". Quasi quasi mi approprio della creatività di un ingegnere per caso e ti rubo il titolo.

    Detto, fatto!

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  5. Andrebbe abolita anche la nefasta pubblicità "Gioiello ..... Splendido Splendenteeeee" fatta dal bamboccione ex Grande Fratello con la sua squinzia.

    Questo almeno prima di comprare la lavastoviglie. Perchè la lavastoviglie senza detersivo è come lo scoglio senza i ricci e cozze per un pugliese.

    E comunque massimo rispetto per chi decide di lavare a mano. E' un piccolo passo per un uomo solo, ma un grande balzo per l'umanità. Come disse quel tipo sulla luna.

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  6. anche a me talvolta mi rilassa lavare i piatti...non ditelo a mia madre però visto che a casa non l'ho praticamente mai voluto fare.... perchè a casa di mia madre pur essendoci la lavastoviglie i piatti si lavano a mano tranne sabato e domenica!


    Agatalibera

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  7. Profondamente odio, odio lavare i piatti.

    Immergere le mani nell'acqua ke poco a poco prende odor e colore di quello ke poco prima hai mangiato. Ed è inutile qualsiasi profumo di qualsiasi detersivo.

    Mi deprime lavarli e x questo nn lo faccio mai, condannando mia madre a tale supplizio ke si porta fin da quando era una giovinetta.

    Ma se proprio devo, ho una mia classifica. Si a carne, in qualsiasi modo si cucini, a formaggi, anke frittate ma no, no e ancora no al pesce.

    Il giorno ke mi sposerò abolirò dal menù di casa qualsiasi cosa sia nata e cresciuta nel mare!!!!

    Aurora sloggata

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  8. Auri ma sei proprio tu!?!

    Carne?!?

    Cosa odono le mie orecchie!!!

    ;-)

    Quanto al pesce...mh...io letteralmente adoro il pesce! A parte la zuppa di pesce che fa molto mensa ospedaliera, io e il pesce andiamo a nozze!

    Bacio

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  9. @ Agata: una lavastoviglie in casa e non si usa se non poche volte la settimana?!?

    Sacrileeegiooooo!

    :-)

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  10. Mago, io ho massimo rispetto per chi lava a mano. Insomma, ho massimo rispetto per me stessa. Dal momento che fino a che non mi cacceranno di casa, qui una lavastoviglie non si vedrà neanche col binocolo!

    Quanto alla pubblicità, ce ne sarebbero da mettere all'indice delle letamate pubblicitarie!

    Besos

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