mercoledì 1 luglio 2009

Il mio neurone è una scheggia

Il mese di giugno non poteva concludersi in modo migliore: ho superato lo scoglio di storia moderna. Ventinove/30 è la valutazione del prof.
Per celebrarlo e coronare degnamente il successo, una figuraccia non potevo farmela mancare. Ci ho riso troppo per le due ore successive, perchè è una di quelle cose che in genere fanno vedere nelle sit com, quelle situazioni che dici "Seeee! Mica ci sono sul serio figuracce del genere!". Ora sono certa che possono esistere sul serio.
Con due amiche cerco un posto sul treno. Troviamo tre posti liberi: su quattro sedili disponibili, uno è occupato da un signore di circa quarant'anni. Ci sediamo.
Passa il controllore. Biglietto qui, biglietto là, trallallerollallà. Il signore non ha il biglietto: si alza e si allontana con il controllore per tornare dopo qualche minuto al suo posto. Noi continuamo a chiacchierare come prima.
Premessa: ieri mattina il secondo binario di Barletta era occupato da circa duecento persone dirette a Lourdes. Avevano spalmato sui binari valigie, tende da campeggio, barbecue, sarcofaghi, copie del Laocoonte, sagome di Antonella Clerici, plastici di Villa Certosa con Bruno Vespa ad illustrarli. Le duecento persone naturalmente erano posizionate a venti centimetri dai binari, per tutelare il patrimonio da portare in viaggio. Passa un treno ad alta velocità, il cui capotreno stava giocando alla prova di virilità con la velocità della luce: vinceva lui. I villeggianti impassibili, sembrava non si fossero accorti del passaggio di un treno a trecento km orari, a due centimetri dalle loro facce.
Nel frattempo un ragazzo dell'esercito, in divisa (con un marcato buon senso evidentemente), lì vicino borbottava:
- Eh, ma non si spostano, sono incoscienti! Ma non lo so io! Poi ci si scandalizza quando succede qualcosa! Ma se le cercano!
Io l'ho guardato, ma non ho detto niente, anche perchè penso che gli incoscienti siano quelli che sparano i treni a tutta velocità nelle stazioni, soprattutto se non ci sono binari intermedi su cui farli correre.
Fine premessa.
Racconto l'episodio alle mie due amiche. La mia delicata e silenziosa voce da elefantessa in calore penso non abbia bisogno di presentazioni.
Io: Ragazze, stamattina ho visto una cosa allucinante! Quei PAZZI CRIMINALI delle Ferrovie dello Stato hanno lanciato un treno a tutta velocità con il secondo binario stipato di gente fino ai bordi! Era il Freccia Rossa, Freccia Argento, Luna Rossa... boh! Comunque i nuovi treni veloci.
Interviene per la prima volta il signore seduto con noi.
Signore: Luna Rossa è la barca.
La mia vena comica sarà anche scarsa, ma insomma: Luna Rossa era una battuta.
Io: Ah, già. Freccia Rossa!
Lui: Quel treno è Freccia Argento.

(Ehm... ehm... Gulp!)

Io: ... Ferrovie dello Stato per caso?
Amica: Oh mio Dio! Gli hai dato del pazzo criminale!!!
Ebbene, sì. Cioè. Non sono sicura che quell'uomo fosse delle FS, ma temo che sia proprio così. Il neurone si è svegliato solo stamattina. Dopo storia moderna l'ho lasciato dormire e come avete potuto leggere gli effetti non si sono fatti mancare!
Che dite lo vinco il Figur e' mmerd Award 2009?


4 commenti:

  1. ma noooooooooo

    non c'è limite al peggio e il 2009 è ancora lungo! ;)


    ancora bravissima, un bacio

    A*

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  2. Freccia d'argento era il soprannome della mc laren quando ha sconfitto la ferrari.....


    I treni sono freccia rossa (infatti hanno il muso pitturato di rosso).

    Quelli col muso argento sono i normali eurostar.


    Quindi puoi stare tranquilla, quell'uomo non era delle ferrovie...e se anche lo fosse stato la figura di merda l'ha fatta lui perchè non sa nemmeno per cosa lavora!

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  3. A*: grazie cara! Ti aggiornerò su ulteriori candidature al premio! ;-)


    Jey: Hai sempre la risposta nel taschino eh!?! Ehehehe!

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  4. Mariolina: no è che Paolo ci lavora su quei treni, quindi ne sento parlare tutti i giorni ;)

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