giovedì 22 aprile 2021

Zona Rosso Campari

 

Che ci fosse un po' di polentonismo nei provvedimenti adottati fino a ora per contenere la pandemia era un sospetto leggerissimo, esternato a voce bassa, con lo stesso impeto coraggioso con cui provi a correggere il professore di storia che ha sbagliato una data. Perciò adesso, dopo un anno, diciamolo apertamente: i DPCM hanno sin dall'inizio strizzato l'occhio all'ossobuco e al prosecco, schifando gli orari e le abitudini del sud.
Così, quando hanno disposto la chiusura di bar e locali entro le ore 18:00 per noi del sud è stato un problema, perché se a Milano alle 17:00 la penna cade sulla scrivania e puoi decidere di anticipare lo spritz di un'oretta soltanto, al sud questo non lo puoi fare. L'aperitivo al sud non si fa prima delle otto. Alle 17:00 a Barletta gli alcolici li beve Tonino Monteverde; al sud alle 17:00 prendiamo il caffè perché a quell'ora comincia l'altra mezza giornata di lavoro.
Nei giorni feriali non esiste che alle 17:00 scendi a fare l'aperitivo al baretto sotto casa perché, la cosa ha dell'incredibile, ma anche al sud lavoriamo e gli orari decisi dai DPCM di questo e quell'altro governo sono compatibili solo con l'orario continuato, e qui, scusate, l'orario continuato è una cosa che nessun negoziante sano di mente farebbe. Alle due del pomeriggio, con 40° all'ombra, di girare per un paio di sandali o un vestito non se ne parla. Si esce dopo le 19:00, si finisce con le commissioni intorno alle 21:30 (sì, dai negozi non si esce entro le 21:00, mai) e si sta in giro fino a mezzanotte almeno. Questo nei giorni feriali, dicevamo.
Nel fine settimana, invece, se fai orario continuato sei, come si dice dalle nostre parti, ziæn all'enél (paghi la bolletta della luce a vuoto): se va bene, si va per negozi dalle 19:30 perché prima devi "salire dal mare", farti una doccia e renderti presentabile. Per prepararsi per la serata c'è tempo, tanto al solito posto non arriva nessuno prima delle 22:00.
Ecco, questo era il cronoprogramma delle serate prima dei DPCM, del coprifuoco e dell'asporto.
Oh, l'asporto, che grandiosa invenzione! Invito il CTS a Barletta un sabato sera di un gennaio qualsiasi, verso le due del mattino, con -10°: siamo in giro senza nessun problema. Dice: non fa freddo? Stanno i funghi, e quando sono rotti (quasi sempre) basta l'idea che ci siano a scaldarci. Non importa se sia estate o inverno, ci sia pioggia o grandine, noi stiamo in giro e se prendiamo da bere stiamo in piedi davanti ai locali anche tutta la serata. Non è cattiveria, è che ci disegnano così. Paradossalmente il CTS si sarebbe fatto un favore obbligando i cittadini a fare serata seduti a un tavolo: quantomeno si sarebbe potuto controllare il distanziamento.
Ecco perché il coprifuoco alle 22:00 in piena estate è stato accolto in modo così entusiasta da tutti, anche da chi è molto rigoroso rispetto alle regole da seguire: col coprifuoco alle 22:00 la serata non ha proprio amore. Alle 22:00 si esce e la serata finisce non prima delle 3:00, e anche oltre, perché la serata si chiude con il cornetto.
Scherzi a parte, è un provvedimento ottuso che se già al nord è difficilissimo da digerire, al sud è incomprensibile perché non tiene conto delle peculiarità dei territori: non puoi pensare di tenere in casa dalle 22:00 alle 5:00 gente che abita in zone che toccano facilmente i 35/40°. Sulla costa poi.
Siamo in zona rossa, non ci sono controlli e c'è gente che esce senza problemi per i motivi più disparati e qui si firmano i DPCM col coprifuoco alle 22:00 fino al 31 luglio.
"Eh, ma sicuramente lo posticiperanno se i numeri lo permetteranno".
Ecco, appunto, aspettate. Prima di annunciare misure inattuabili fino a date improbabili, aspettate. Perché questo coprifuoco è un insulto a chi ha rispettato le regole finora: sappiamo tutti che non ci sono né risorse né coraggio di fare rispettare questa norma assurda, quindi è come dire "Bravi i fessi: le regole che state rispettando sono talmente cretine che siete più cretini voi a rispettarle".
Caro CTS, sei tu il cretino. Perché, dopo un anno, di supercazzole che vengono boicottate creando situazioni fuori controllo ne abbiamo piene le borse mare.
Se supercazzole devono essere, che almeno ci facciano capire che ci avete provato.

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