giovedì 14 febbraio 2008

La terra dei cachi

Bene. Un paio di giorni per abituarmi alla nuova grafica. Un paio di giorni per annusare questo luogo.
Un paio d'anni per imparare ad usare bene il manuale di splinder. Diciamo per tradurlo.
La nuova grafica effettivamente lascia parecchio a desiderare, però non possiamo fare cinquantaquattro blog barlettani con le scrivanie o con le penne, perchè sennò i "forestieri" potrebbero pensare che a Barletta ci sia una grande azienda che si occupa dell'arredamento per gli uffici e che tutti insieme appassionatamente ne facciamo parte. Infatti sto provvedendo a ricattare il mio moroso per cambiare la grafica e tirarne fuori una cosa carina. Lui cambia e io scrivo. Due cuori, un cervello informatico e uno letterato.
Scherzi a parte.

Ieri su Leggo: "La polizia irrompe nella sala parto".
E subito dissi: "Non è possibile. Cosa si inventano per riempire i giornali!".
E invece è vero! Livia Turco denuncia la caccia alle streghe. Io penso che stiamo lentamente impazzendo e che pur di non risolvere le grandi questioni del Paese, si glissa tirando fuori dal cilindro problemi di etica e strumentalizzazioni varie che spostino la testa dell'opinione pubblica dall'altra parte rispetto alla campagna elettorale. Che è diventata una barzelletta allucinante! Signore e signori, la prossima puntata di "Chi vincerà stavolta?" a La sai l'ultima. I dibattiti politici non mi hanno mai divertito tanto quanto durante le campagne elettorali. Ma questa ragazzi è da conservare nel cuore.
Probabilmente potremmo fare la campagna elettorale tipo le serate di Amici, con Veltroni che balla la Salsa (alla domenica in famiglia), Berlusconi che canta Non dirgli mai (a Fini) e Mastella che recita in Questa o quella è la mia terra.
Poi si può andare tutti al televoto e vedere chi vince. Ovviamente chi non vince ha sempre la possibilità di provarci con Uomini e Donne sul trono o da corteggiatore, oppure di rivolgersi alla sig.ra Alda a Ricomincio da qui. E comunque ricominciano.
Ma perchè complicarsi la vita e parlare a vanvera quando si può portare tutti gli elettori alle urne-telefono? Si può anche votare più volte, senza che nessuno abbia nulla da ridire stavolta.



A presentare l’evento chiameremmo Maria De Filippi sempre per esperienza e per rispettare le quote rosa. Il Teatro Ariston ospiterebbe l’evento, visto che si parla delle elezioni italiane e in genere ospita le più importanti kermesse del Bel Paese. I biglietti li trovate allo stesso botteghino che vende i biglietti per il processo di Erba. Stiamo valutando l’ipotesi di un’offerta speciale per chi li acquista prima del 31 marzo.



Signori, suvvia, un po’ di elasticità mentale. Proviamo ad andare incontro al progresso.


 

12 commenti:

  1. Cos'hai da dire contro quelle che hanno scrivanie piene di penne e varie&eventuali?

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  2. Cominciamo a dimenticare il log. Bene!

    Mariolina dixit

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  3. Proprio nulla! Anzi! Volevo metterla la scrivania, solo che poi facciamo i blog in serie. Adesso ti linko. Buona giornata la zi'!

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  4. Io ti amo (letterariamente parlando, s'intende)!

    Baci

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  5. Troppo buono, troppo buono. Ma la mia autostima ti ama anch'essa.

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  6. Blogger ha una grafica migliore e maggiori possibilità di personalizzazioni.

    Pezzo carino anche se il bello deve ancora arrivare... la campagna elettorale è solo agli inizi, ne vedremo e sentiremo delle belle... o meglio delle balle!!

    Bye

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  7. Io voglio fare il pubblico, quelli che poi possono dire la loro sulle esibizioni, così potrò finalmente dire a Mastella che è non ha il fisico, a Berlusconi che è stato tutto calante e a Veltroni che non mi ha emozionato.

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  8. Certo Mago! Sei il benvenuto. Magari ti fornisco pure di archetto e microfono. Siccome non siamo avari, al posto dell'acqua minerale, la produzione ha preparato casse e casse di birra Peroni. Tanto per gradire...

    ;-)

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  9. Vada per la Peroni, a patto che dopo ci sia libertà di rutto.

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  10. Prego prego...Faccia pure Mago...

    Dopo un'esibizione del genere potrei mai impedire al pubblico di ruttare?!?! Ma dai...

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  11. rutto anch'io.... con un rutto li seppelliremo (interpretazione libera del concetto di rivoluzione).

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  12. Burp!

    (Il primo rutto dopo la prima esibizione: Berlusconi che canta "Biagi non lasciamoci più". Vergogna!)

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