venerdì 11 aprile 2008

Improvvisamente l'inverno scorso

Improvvisamente l’inverno scorso, siamo diventati tutti omofobici. Siamo è un’estensione, ovviamente. Me ne guardo bene dall’esserlo.
Che per caso, lo eravamo pure prima, e a sentir parlare di DICO ci è venuto il colpo apoplettico? Può darsi. Fatto sta che ieri il documentario Improvvisamente l’inverno scorso di Gustav Hofer e Luca Ragazzi, mi ha un pochino sconvolto l’animo.
È una storia meravigliosa. Quella di Luca e Gustav.
È un Paese che indigna. L’Italia.
Vorrei parlare con il signore che ha detto che l’omosessualità e l’essere gay sono cose diverse. Essere gay è un’ideologia. Sì? E da quando? Te l’ha detto Ratzinger o Ruini?
Vorrei dire al Miles Christi, che personalmente non ho mai visto i miei genitori durante l’accoppiamento. Non vedo dunque perché si dovrebbe porre il problema con un bambino adottato da una coppia gay. Ah già. Il gay è osceno a prescindere.
Ad agosto due ragazzi che si baciavano ai piedi del Colosseo, sono stati multati per “atti osceni in luogo pubblico”. Io e il mio fidanzato ci baciamo spesso per strada. Ed ho la fedina penale linda e pinta come nella pubblicità del Dash.
Ho visto gente scendere in piazza di notte (e qui si apre una bella parentesi: perché di notte? Vi sentite un po’ sporchi? Siete sudici) perché, testualmente, “non mi interessa niente”.
Ho sentito gente dire che gli omosessuali sono contro natura.
Ho visto bambini strumentalizzati per un Family Day, di cui un giorno, spero si vergogneranno e, come disse Primo Levi in altre circostanze, “torcano il viso” da quei genitori gretti e meschini che li hanno usati per discriminare. Sfido tutti quei bambini a darmi delle risposte. Bambini a cui viene insegnato che l’amore viene prima di tutto. E si trovano in piazza, convinti di andare ad una gita fuori porta, senza rendersi conto del peso che quella piazza gremita di gente(aglia) può avere.
Romei e Giuliette del nostro tempo, dove a fare da famiglie Montecchi e Capuleti, ci sono famiglie a cui loro non devono nulla. Non li hanno messi al mondo, non li hanno accuditi, non li hanno amati. Una “Santa Romana Chiesa” a cui si deve obbedire a prescindere, anche quando questo significhi sopprimere l’individuo.
Mi chiamo Mariolina, ho 22 anni e sono eterosessuale. Se i DICO verranno approvati, non diventerò omosessuale. Questo per tranquillizzare quel signore, che a Gustav ha detto che se i DICO fossero approvati, tutti diventerebbero gay e l’umanità si estinguerebbe. Onestamente se l’umanità è questa se ne può fare a meno.
Non mi sembra che i Greci si siano estinti. Eppure so che non censuravano l’amore fra soggetti dello stesso sesso. Questo avveniva centinaia di anni prima di Cristo. Prima della Santa Romana Chiesa. (E poi Gesù ha detto “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato”, non ha detto “Amatevi gli uni gli altri stando attenti al sesso”).
Negli anni ’30 del secolo scorso, il Dott. Alfred Kinsey, a proposito di una ricerca sul sesso nella sua carriera di zoologo, asserisce che un rapporto tra un soggetto xy e un soggetto xy, non ha differenze qualitative rispetto ad un rapporto tra un soggetto xx ed uno xy. È scienza, non fanta-scienza.
Freud diceva che l’orientamento sessuale non è né una devianza, né una malattia, né è contro natura. Lui diceva che fosse una questione di pulsione sessuale non indirizzata al sesso opposto, ma al soggetto con gli stessi alleli.
Vi racconto una cosa che mi ha lasciata perplessa.
Nel 2003 esce presso Einaudi un libro di Piergiorgio Paterlini  Matrimoni. È una raccolta di storie d’amore che mi ha commossa. È uno dei libri che ho riposto sulla mensola, contenta di averlo letto.
Parla, però, di storie d’amore gay. Giovani e meno giovani, raccontano la loro esperienza, alternandosi, così da avere entrambi i punti di vista del rapporto di coppia. In copertina quattro gambe, semicoperte da accappatoi, si affiancano presumibilmente in cucina. Il libro è meraviglioso. L’ho consigliato, come faccio sempre quando un libro mi piace. Purtroppo la quarta di copertina non mi ha aiutato. Ho visto gente “aperta”, chiudere il libro e riporlo, perché “non è un argomento che mi tange”. E invece il libro è proprio destinato a loro.
Il libro esce nel 2005 ristampato in una nuova veste. Il titolo stavolta è diverso. Matrimoni Gay. Ovviamente la scenetta della quarta di copertina non si presenta nemmeno. Non appena leggono gay, lo snobbano senza pudore. Insisto, poi mi sorridono e dicono “non è il caso”.
Non è il caso di far cosa? Di civilizzarci? Ma non ci rendiamo conto minimamente che siamo nel 2008 e sembra il 1600?




Costituzione Italiana - Art. 3.


Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.



 

8 commenti:

  1. Mariolina, copio e incollo questo tuo splendido post sul mio blog e sul myspace di gustav e luca. Baci.

    Sei grandissima.

    Sono fiera di conoscerti.

    ziaaffattomoderatriceemoderata

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  2. Neh. Arros(t)isco tutta, zia!

    Fai pure.

    Un bacione

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  3. bravissima mariolina!

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  4. pure io ho scritto una cosina questa mattina se volete potete leggere sul mio spaces...besos

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  5. Io sono per la libertà individuale. L'amore non ha confini e non può essere circoscritto, però non condivido assolutamente che coppie omosessuali adottino un bambino. La vita privata è sacrosanta, ma perchè vogliono il matrimono, l'adozione??

    Hai provato mai a pensare allo shock che investirebbe un bambino che vede costantemente solamente una figura maschile o solamente femminile??

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  6. Come quanti blog?

    Uno. Questo.

    C'era una volta l'indirizzo hotmail e il relativo space, poi abbandonato...

    Perchè?

    Baci

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  7. Ok. Il cervello è tronato a funzionare. C'è stato un black out.

    Se il tempio si apre è Gesù che è morto.

    Se i cervelli non funzionano, sono gli italiani che hanno votato di nuovo quella massa di peli e panza dall'aspetto di un pappone elegante.

    Comunque. Contaminato è bello , condiviso è meglio, è il blog di Carmine. E' un progetto di condivisione su cui a scrivere e a contribuire per il sapere libero sono in tanti. Ecco perchè vedi lamia firma anche lì.

    Mariolina - in "gli italiani ovvero l'esercito delle scimmie"

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