lunedì 5 maggio 2008

Dei delitti e delle pene

Da Ansa.it
“I motivi del pestaggio di Nicola Tommasoli non sono politici e la spiegazione della sigaretta negata è plausibile. Lo ha detto il sostituto procuratore di Verona, Francesco Rombaldoni, che conduce le indagini sull'aggressione al giovane disegnatore industriale ricoverato in coma all'ospedale di Verona.”


Ora, caro sostituto procuratore, spero che ti si disintegri in testa l’anfiteatro. Giulietta verrà con il veleno e darà un seguito alla tragedia. Sappi che stai sparando sulla Croce Rossa e che, molto probabilmente Nicola non avrà la possibilità di dirti che hai detto una grossa cagata. In genere mettete il segreto istruttorio. In questo caso avresti fatto bella figura. Visto che eri in vena di chiacchiere, potevi anche aggiungere che uno degli autori del massacro era un pregiudicato (a 19 anni!), che girava con un coltello in tasca, che il fatto di motivare una barbarie con una sigaretta negata, non li rende meno colpevoli. Semmai di più.
A chi sta pensando di commentare la notizia dicendo “Rimettiamoci alla giustizia. Se il giudice ha detto così, forse ha ragione di pensare che sia come ha detto”, rispondo “Pussa via!”. Vi ricordo che stavate per mandare i giudici al manicomio, non molto tempo fa.
E quindi, ho ragione di pensare che forse, una volta tanto, ci avete preso. Non gongolate più di tanto. C’è da piangere.
Merda in faccia anche ai cretini che, all’ingresso dell’Ateneo, stamattina, hanno messo in scena questo capolavoro di drammaturgia:


Deficiente n° 1: Scusa amico, hai una sigaretta?
Deficiente n° 2: Sì, ma non voglio dartela.
Deficiente n° 1: Allora ti carico di mazzate! (segue divertentissimo siparietto del pestaggio)
Idioti eravate, idioti siete e idioti tornerete. Amen.


Hanno sventolato la bandiera della sicurezza in questo Paese. Hanno eletto un sindaco con la croce celtica al collo (complimenti anche a chi ha aggiunto prontamente “L’ha fatta benedire”). Hanno messo a sedere sulle poltrone gente che avrebbe portato i fucili in piazza. Ma non importa. I voti sono come gli ingredienti in cucina: tutto fa brodo.
Sono senza parole.


Ma veniamo a fatti un po’ più leggeri.
Oggi, c’era la verbalizzazione dell’esame di Diagnostica applicata ai Beni Culturali. E consegna della relazione di Antropologia, sul carbonio 14. Che è vero, come starete certamente pensando, che non ci azzecca, ma doveva essere corretta dalla docente di Chimica, perché quella di Antropologia si è presa l’anno sabbatico. È una giungla, lo so.
Dunque, partiamo dal presupposto che non vi renderò partecipi solo dei bei voti, perché comunque sono miei e sono frutto di ore passate sui libri. Sono orgogliosa pure del diciannove in Legislazione dei Beni Culturali, che la mia materia grigia ripugnava e ripugna tutt’ora. Ripugno anche il prof se è per questo, ma questa è un’altra storia di ordinaria disumanità e totale non - professionalità.
Diagnostica applicata ai beni culturali è praticamente un esame fatto apposta per permettere ai quattro snob di Chimica, e del relativo Dipartimento, di sminuire gli “ateneisti”.
Oggi ero “questa”. Non un nome. Non una matricola. Non un cognome.
“Ah, QUESTA viene dall’Ateneo”.
La professoressa ha impiegato circa mezz’ora per capire l’esame che avrei dovuto verbalizzare (non è più Chimica applicata ai BB. CC., come avevo scritto io, seguendo il piano di studi, perché adesso si chiama Diagnostica applicata ai BB. CC. Le piccole rivoluzioni si fanno partendo dal basso). Ha deliberatamente deciso che doveva farmi la ramanzina per un errore di stampa. Ha volontariamente preso tempo per verbalizzare. Mi ha detto esattamente quello che le avevo detto, circa i CFU e la verbalizzazione, appena entrata, ma ha fatto capire che aveva fatto LEI la scoperta del secolo. Sembravo una deficiente. Sono andata lì per verbalizzare un esame. Né sottopormi a quesiti chimici, né scrivere reazioni chimiche, niente di niente. Ho già dato. Dovevo solo mettere una firma e aspettare che lei facesse lo stesso. Ma siccome aveva deciso che io sono iscritta all’Ateneo e sono, per questo, ritardata mentale, mi ha fatto perdere mezz’ora. Per scrivere un cappero di 23 (questo l’esito della chimica mal riuscita, tra me e la Chimica), ci ha messo secoli.
Per l’esame importante, quello per cui stavo sulle spine, mi ha detto di tornare quando pubblica gli appelli (calende greche, vi aspetto). Liquidator, mi ha liquidata con l’acido solforico in un nano secondo. Leggere tre cartelle era per lei troppo faticoso. Al prossimo appello, mi dirà se la relazione va bene o meno. Vado in culo al mondo per firmare o sentirmi dire: sei un’incapace.
Amo l’Università.
Vi racconterei anche della lite furiosa tra fidanzati, a cui ho assistito in stazione a Bari, ma rischio di diventare logorroica e chiudo qui. Magari la conservo per quando mi mancheranno gli argomenti (ad esempio i prossimi giorni, in cui sembrerò un monaco in uno scriptorium).

9 commenti:

  1. Anche la lite tra fidanzati non era male da raccontare.

    Quanto alla politica, io penso che per un po' convenga astenerci, a meno che non ci dotiamo in anticipo di pesanti dosi di Malox.

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  2. Mago, la lite tra fidanzati te la preparo appena lascio le sudate carte.


    Più che sulla politica, il post era su una cosa che mi ha un pochino (ino ino) turbata. E sai cosa soprattutto? Il fatto che a 19 anni si possa essere così incoscienti. Se avessi soltanto pensato una cosa del genere a 19 anni, mi sarebbero arrivati due ceffoni in pieno volto dai miei genitori. Avvilisce immaginare come è andata: il padre che dice al figliolo "Costituisciti papà, poi me la vedo io". L'immagine che ho è questa. Brutta, ma è questa.

    Ciao Maghetto

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  3. alla fine se un ragazzino di 19 anni arriva a commettere un tale reato non è certo solo per ragioni politiche o per le canne che si può essere fatto.......sicuramenente qualche problemino a casa lo avrà......

    quanto alla chimica un rapporto anomalo lo avevo anche io , mai arrivata oltre alle redox sin dal liceo, un 19 preso ma anche un pò rubato...il professore non ce la faceva più a vedermi

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  4. Evito di commentare l'episodio di Verona.

    La chimica? Cos'è? Ricordo solo che alla ragioneria c'avevo il mitico Prof. Saracino che era un grande scassapalle ma ci faceva fare un sacco di risate!

    Ps. Grazie per il commento sul mio blog e per il link , anche se per pigrizia e apatia non mi viene mai niente da postare! Preferisco rompere sui blog altrui ^^

    Davide Gilmour

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  5. Sei sempre il benvenuto, anche se vuoi rompere!


    Io e la chimica ci odiamo.

    Faccio outing. Ho sul groppone del liceo, un debito formativo in chimica.

    Un debito preso con un quattro.

    L'anno successivo in biologia ho preso il massimo dei voti. Il prof mi disse "Ma cume cazzo hai fatto a prendere il debito in chimica lo scorso anno e a prendere questi voti in biologia?"

    Proprio non si capacitava.

    Ma neanche io mi capacitavo dell'esistenza della chimica eh!

    Baci a tutti

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  6. u ciao Davide, mi raccomando per quello che sai tu!

    ciao mariolina ma da quand'è che non ci si vede?..

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  7. Da un paio di settimane. Come si dice a Barletta "sto di testa" sui libri e sul pc! La prossima settimana mi regalo un paio di ingressi all'Opera. Voglio andare al cinema.

    Un abbraccio

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  8. il numero 23?


    se passa jim Carrey si suicida di nuovo.

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